In questi giorni stiamo vivendo molte sfide che riguardano il nostro modo di vivere:
La mia libertà individuale ha dei limiti?
Le mie scelte hanno una ricaduta sociale ampia?
Cosa mi resta da scegliere quando sono dentro dei vincoli più stretti del solito?
Queste sono solo alcune delle domande che ci stanno venendo incontro, talvolta in modo minaccioso, perché riguardano i nostri significati più profondi, quindi vanno a modificare le abitudini che davamo per scontate, quelle che pensavamo non sarebbero cambiate mai.
Nel mondo della psicoterapia, una questione grande e concreta che si sta ponendo è quella di effettuare i percorsi online perché è un cambiamento rispetto al solito, perché per alcune persone è un cambiamento difficile da costruire.
Personalmente conduco da sempre anche terapie online, per le persone che scelgono questa modalità, o ancora per chi è lontano da Padova e Mestrino, ma oggi la questione si allarga a tutti, quindi provo a rispondere ad alcuni dubbi comuni* sulla psicoterapia online.
Si può fare psicoterapia online?
Sì, perché si tratta di fare lo stesso percorso con delle caratteristiche nuove. Come la stanza della terapia, i colori delle pareti, le immagini appese, la presenza di libri o meno… entrano in gioco nel nostro modo di vivere la terapia, così l’incontro online porterà con sé vissuti diversi. Questi, come quelli di prima, parleranno di noi, delle nostre esperienze, del nostro modo di vedere il mondo, quindi sono materiale utile proprio per la psicoterapia.
Ma online non è più finta?
Anni fa condussi un seminario dal titolo Virtuale e/è reale. Esploravo come la divisione fra virtuale e reale cada nel momento in cui pensiamo alle nostre emozioni, sensazioni, desideri. In questi anni di lavoro sul campo, nell’ambito del cyberbullismo, per esempio, ho potuto vedere con ancora maggiore chiarezza che quello che viviamo online è reale, perché la sofferenza di una persona di fronte alle offese online, lo è; così come lo è la gioia di quando riceviamo dei like (uno studio che lessi qualche tempo fa, riscontrava le stesse reazioni neurologiche di quando ci vengono fatti dei complimenti di persona).
Quindi, tornando a noi, la terapia online è vera come sono veri i nostri i vissuti che proviamo; l’incontro telematico è una diversa porta per entrare nel nostro mondo personale.
L’efficacia è la stessa?
Sì, perché una terapia è efficace quando si costruisce una relazione utile fra terapeuta e paziente. Costruire una relazione usando uno strumento telematico porta con sé la stessa sfida di comprensione che c’è anche negli incontri in studio. Certo, è diverso, ma diverso non vuol dire diminuito; vuol dire che, come dicevo prima, apre porte nuove.
E la privacy?
Qui ci sono tre livelli:
– le piattaforme di videochiamata garantiscono la privacy delle comunicazioni che avvengono al loro interno. Se ci pensiamo, sarebbe a dir poco controproducente per loro non garantirlo. Vorrebbe dire non avere più utenti;
– il terapeuta sceglie anche per le terapie online un luogo che garantisce il mantenimento del segreto professionale delle comunicazioni;
– il paziente potrà scegliere di svolgere questi colloqui in un posto nel quale si sente sicuro e libero per parlare. Questo per qualcuno è facile, per altri è una sfida, che ha a che vedere con le proprie relazioni, quindi diventa, nuovamente, materiale utile proprio per la psicoterapia (es. Come faccio a chiedere a mio/a marito/moglie/compagno/compagna di rispettare i miei spazi?)
Come funziona concretamente?
Funziona in modo molto simile agli appuntamenti in studio: si concordano l’ora dell’appuntamento e la piattaforma che si userà e si effettua il colloquio che dura i canonici 50 minuti. La spesa rimane detraibile come spesa sanitaria.
Tirando le fila:
la psicoterapia è in primis relazione e la relazione può essere diversa, ma non si può cancellare, quindi, terapia online e di persona sono due modi diversi di stare assieme, ognuno con le proprie specificità e significati, quindi, ognuno che porta con sé dei vissuti utili da esplorare. Una non è più vera dell’altra, o più efficace, perché vero ed efficace è l’incontro fra due persone, che sia dal vivo, che sia online.
Lo dicevo all’inizio: tutti stiamo vivendo un momento di ridefinizione delle nostre abitudini e modi di stare assieme, quindi, anche la psicoterapia non poteva esserne esente. Questo di certo ci mette in difficoltà, ma ci apre anche alla possibilità creativa di cambiare.
* Queste sono le domande più comuni che in questi anni mi sono state poste, ma immagino che altre ce ne siano, quindi, chi avesse dubbi o curiosità mi può contattare al 3275389290 oppure via mail a alessandrobusi.psy@gmail.com oppure ancora sulla mia pagina di Guidapsicologi.
Alessandro Busi
Psicoterapeuta a Padova, Mestrino e su Skype
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